Essendo abbastanza incazzato per quello che è accaduto e per quanto sta accadendo, ho pensato che magari scrivere due righe poteva in qualche modo rilassarmi.
Questa mattina mi sono svegliato non particolarmente di buon umore, molto strano per me, un po’ perché ho dormito poco, e un po’ per una serie di situazioni particolari. Fatto sta che questa situazione inizia a pesarmi e inizio a pensare che ormai, tranne poche eccezioni per motivi professionali e di salute di un congiunto, sono chiuso in casa da quasi due mesi, e in questi due mesi nulla è stato facile, chi conosce i motivi sa di cosa parlo. Forse sbaglio, ma imputo una buona parte di questa situazione ad alcuni irresponsabili che grazie alla loro superficialità e incapacità hanno fatto si che in Italia avessimo danni maggiori dal virus rispetto ad altri paesi, hanno causato migliaia di morti, migliaia di contagi probabilmente evitabili per una buona parte, che poi sono gli stessi che continuano a martellare come quei vicini rompiscatole la domenica mattina.
Certo non è colpa loro se si sono trovati ad affrontare una situazione tanto difficile, ma sicuramente è colpa loro se la situazione è precipitata. Hanno fatto di tutto, hanno messo malati di Covid-19 insieme ad anziani e malati di altre patologie, hanno omesso notizie importanti come quelle di avere dei contagiati in struttura, non hanno chiuso e messo in sicurezza posti dove il virus stava esplodendo, hanno inviato notizie non ancora da diffondere a giornali esteri, anticipandone l’uscita e creando così caos e fughe verso regioni in quel momento tranquille, hanno prodotto costantemente fake news per far incazzare la gente e raccogliere consensi, e oltretutto hanno cercato e continuano a cercare di far ricadere le loro colpe su altri, essendo bravissimi a cavalcare l’onda del malessere generale buttando benzina sul fuoco, invece di aiutare a spegnerlo. Insomma in questi due mesi oltre al covid-19 il governo si è dovuto occupare di contenere chi avrebbe dovuto tendergli la mano. Ma perché da noi accade questo? Perché da noi non è come negli altri paesi dove governo ed opposizione durante i periodi seri e di pericolo per il paese, marciano uniti per raggiungere l’obiettivo? Semplice perché non abbiamo un etica, ma non è che non l’abbiamo mai avuta, semplicemente l’abbiamo persa tanti anni fa. Si tanti anni fa la politica non faceva così schifo, certo rubavano, certo curavano i loro interessi e piazzavano i loro uomini nei posti strategici anche prima, ma una cosa non c’era, non esisteva lo sciacallaggio; anche prima si cercava di raccogliere più voti a tutti i costi, ma usando esclusivamente le proprie forze e le proprie capacità, proponendo programmi e nuove misure, che poi magari non venivano rispettate, ma cosa molto importante senza utilizzare mezzi sporchi, senza infangare continuamente i propri avversari politici, e soprattutto quando il paese era in difficoltà, maggioranza e opposizione si univano per combattere il nemico comune: si, comune questo andrebbe spiegato ai politici giullari di oggi, che il bene dell’Italia è un bene comune anche il loro.
Ma dove sta andando la politica oggi? Semplice quello che è sotto gli occhi di tutti è che ovviamente grazie ai social tutto è cambiato, ci si relaziona direttamente con i propri elettori, si vive e si commenta l’immediato, insomma tutti possono partecipare e tutti partecipano, a differenza di prima quando la politica era meno seguita, perché meno partecipativa, più lontana dalla gente e meno immediata; a questo punto qualcuno potrebbe dire che è meglio così, ma no vi assicuro che non è meglio così.
Oggi per raccogliere voti, non devi andare a “tribuna politica”, non devi essere una persona molto preparata, piena di contenuti, elegante e che sa parlare bene, no non serve nulla di tutto questo, oggi serve il contrario, oggi chi vince è quello che fa il capo popolo, quello che urla di più, quello che capta e ascolta il minimo malessere e lo cavalca, quello che si schiera sempre dalla parte di chi è incazzato: poco importa se a torto o ragione, l’importante è che gli possa portare voti, perché quelli che non votano, non se li fila mai nessuno, anche se ci si professa cristiani, anche se si vuole riaprire le chiese, mettere i crocifissi nelle scuole, e si invoca costantemente il sacro cuore della vergine Maria, però poi gli ultimi, i senza tetto, gli immigrati possono anche vivere di stenti, morire in strada o in mare, mica votano quelli: e che tipo di cristianesimo è questo? Mi è sempre sfuggito, colpa mia forse che non ricordo bene la Bibbia pur avendola letta, forse troppo tempo fa e quindi non sono preparato. Insomma vince il più furbo, poco importa poi se riesce ad andare al governo e non combina nulla, tanto è colpa di altri, di chi non lo ha messo in condizioni di fare, del tempo, del vento, della pioggia oppure dell’umidità. Oggi il mestiere del politico è cambiato profondamente, perché per potersi accaparrare consensi oltre che un mestiere, fare sciacallaggio diventa un dovere, bisogna preparare costantemente il terreno per le prossime elezioni e non avendo contenuti come si fa? Semplice si lavora e si studia su come screditare gli avversari. Questo fa sì che loro si accordano oppure si combattono a seconda dei sondaggi, i veri dei pagani dei politici attuali, e noi diventiamo come tifosi di calcio, di questa o quell’altra squadra, grazie all’odio che ci viene trasmesso, facendoci litigare come cani per un osso, il paragone è corretto, perché di polpa(fatti) non ne vediamo mai.
Mi sono forse dilungato troppo, ma quando comincio a scrivere vado poi di getto, magari facendo confusione e finendo per diventare poco chiaro, ma ho quasi finito. Finisco parlando degli attacchi al governo dopo la conferenza di Conte di qualche giorno fa, visto che tra articoli su alcuni giornali, dibattiti televisivi e post sui social, negli ultimi due giorni, il governo e il PdC sono stati continuamente sotto attacco: ovviamente questo mi sembra in parte coerente con quanto detto sopra e in parte rispecchia il detto: “come fai sbagli”.
Continuando la riflessione mi chiedo anche che vantaggio possa avere il governo nel riaprire lentamente e in modo così scaglionato le varie attività, con decisioni e decreti costantemente impopolari al punto che tanto fanno incazzare tutti, comportando altresì un serio rischio default del paese, se non correttamente controllate e ben bilanciate tutte le fasi. Da considerare poi che più le aziende, gli artigiani, i commercianti e i liberi professionisti restano fermi, meno soldi entrano nelle casse, e non solo, ne escono e ne continueranno ad uscire veramente tanti. Insomma non serve essere dei geni per capire che tutto quello che si sta facendo lo si fa per gli interessi di tutti, del bene comune e soprattutto per evitare che aumentino i decessi, i contagi, rischiando poi di dover nuovamente tornare a chiudere; sono evidenti in queste ore gli esempi di paesi come Germania e Spagna, che non hanno riaperto tutto, ma hanno iniziato a riaprire qualcosa, e hanno visto già nuovamente aumentare di molto i contagi . Ovviamente sono assolutamente solidale con chi rischia di non riaprire la propria attività, ma devo necessariamente esserlo anche con chi ha perso o sta soffrendo per i propri cari, per cui credo sia forse meglio attendere 15 giorni in più che rischiare di vanificare quanto fatto finora, anche perché se come dicono è vero, tra qualche giorno avremo un alleato in più, il caldo. La prossima volta magari invece di scrivere ascolto un po’ di buona musica, che mi mette sempre di un umore migliore, e magari se lo avessi fatto avrei scritto soltanto: Buongiorno 🌞, volevo solo dire, a voi che continuate imperterriti a criticare, che mi dispiace non potervi mandare a quel paese perché purtroppo è fuori dalla vostra regione